di Rosario Sapienza

L’attuale, comunque, si presenta, se possibile, ancor più … diversa.
In primo luogo perché di essa io non sono l’autore, ma il curatore e, in
secondo luogo, perché la scelta dei materiali è quasi esclusivamente orientata
verso la giurisprudenza italiana.
I materiali raccolti in questo
volume sono, infatti, alcuni tra quelli elaborati all’interno del gruppo di
lavoro “Giurisdizioni nazionali e diritto internazionale” attivo presso la
Cattedra di diritto internazionale e diritto dell’Unione europea da me diretta
nel Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Catania.
Il Gruppo di lavoro “Giurisdizioni nazionali e diritto internazionale”
è composto da giovani studiosi del diritto internazionale e del diritto
dell’Unione europea ed è stato costituito nel 2007 in appoggio al corso
avanzato “Il diritto internazionale nel processo italiano” avviato proprio in
quell’anno accademico, e ciò secondo la prassi seguita fin dal 2001, anno in
cui venni chiamato ad assumere la direzione della Cattedra, di creare un gruppo
di lavoro che svolga l’attività di
ricerca e di organizzazione che la realizzazione di ciascun corso comporta.
L’idea che ispira e sottende le attività del gruppo è che, sebbene lo
studio dell’incidenza del diritto internazionale sul diritto interno degli
Stati appartenga al novero degli approcci tradizionali alla ricerca nelle
discipline giuridico-internazionali, da qualche tempo esso ha assunto nuova
dimensione e importanza in relazione proprio al ruolo dei giudici nazionali
nell’amministrare l’applicazione del diritto internazionale all’interno dei
propri ordinamenti e all’esigenza di enfatizzare adeguatamente come il diritto
internazionale possa e debba sempre più vivere anche nella e della sua
applicazione all’interno degli Stati. E’ superfluo, mi pare, sottolineare poi
quanto questo approccio sia proficuo per la formazione del giurista
contemporaneo e come esso rappresenti una via aurea verso la presentazione
adeguata agli studenti di giurisprudenza della evoluzione del diritto internazionale.
I casi presentati in questa raccolta sono stati scelti (in
collaborazione con gli autori delle singole note di presentazione, che colgo
qui l’occasione per ringraziare) avendo presente l’esigenza di dare una
sintetica, ma, per quanto possibile, completa rappresentazione degli indirizzi
assunti dalla giurisprudenza italiana nell’applicazione del diritto
internazionale e del diritto dell’Unione europea, avendo presenti i vari
parametri costituzionali operanti al riguardo. Così si spazia dalla teoria dei
controlimiti, elaborata come si sa in relazione all’applicazione del diritto
dell’Unione europea e dunque all’interno delle problematiche relative
all’articolo 11 della Costituzione (capitolo che si deve a Elisabetta Mottese),
alla giurisprudenza in tema di immunità degli Stati stranieri dalla
giurisdizione italiana, intercettando dunque tematiche attinenti alla sfera
dell’articolo 10, primo comma (ad opera di Giuliana
Quattrocchi e Federica Gentile). La raccolta si conclude poi
con l’esame della recente giurisprudenza in tema di applicazione in Italia
della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, e dunque con l’analisi di
problematiche relative all’articolo 117 della nostra Costituzione (di
Elisabetta Mottese ed Eleonora Litrico).
L'auspicio rimane quello, già formulato in occasione delle precedenti edizioni, che questo volume possa contribuire alla diffusione in Italia della conoscenza del diritto internazionale, particolarmente tra coloro che sono dediti alle tradizionali professioni forensi.
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