È stato recentemente pubblicato “L’impegno della UE
nella lotta al Covid-19”, uno speciale del Centro di Documentazione europea
dell’Università di Catania, curato da Francesco Caudullo, Responsabile
documentalista dello stesso Centro.
Come chiarito dal curatore nella sua introduzione, la pubblicazione
«non è un documento scientifico ma, piuttosto,
è un
documento politico e sociale in un’accezione meramente civica,
ossia legata e rivolta alla cittadinanza, e allo stesso tempo è anche un
documento informativo europeo che trova la propria ragione d’essere
nella lotta al fenomeno dilagante delle Fakenews e nel diritto
all’informazione, così come nella mission
e nel ruolo del Centro di Documentazione Europea (CDE) dell’Università degli
Studi di Catania che è per suo statuto, prima di ogni cosa, un soggetto di
mediazione e d’incontro tra la cittadinanza e l’Unione europea».
Va riconosciuto infatti che l’Unione si è molto impegnata,
a partire dalla creazione di un Team di risposta al coronavirus, guidato in
prima persona dalla presidentessa Ursula von der Leyen e composto da sette
commissari, istituito già all’inizio dell’emergenza pandemica, e dalla messa
a disposizione di fondi e risorse economiche da destinare agli Stati
maggiormente colpiti.
Sono ancora attuali, in Italia e non solo, le
critiche all’Unione europea ed in particolare alla Commissione, e anche noi su
questo blog non siamo sempre stati teneri, criticando, quando ci è parso
necessario, le tante lentezze e indecisioni dell’Unione, specie in materia di
politica delle migrazioni, un ambito nel quale si sono evidenziate gravi
carenze proprio sul piano di quello “spirito di solidarietà” che, a termini
dell’articolo 80 del Trattato sul funzionamento, dovrebbe ispirare l’azione
degli Stati membri e le politiche dell’Unione.
Oggi però, ci pare di poter dire, anche dopo la
lettura del testo di Caudullo, che di fronte alla sfida epocale rappresentata
dalla diffusione planetaria del contagio, l’Unione stia dando prova, pur tra
tante difficoltà e contraddizioni, di aver imboccato la strada della solidarietà
concreta.
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